Tracks4Crafts: un approccio al patrimonio orientato al futuro

Annual Meeting 2025

Tracks4Crafts (T4C) è un progetto europeo finanziato da Horizon Europe (2023–2027) volto a esaminare e trasformare la trasmissione delle conoscenze artigianali tradizionali (Traditional Crafts Knowledge – TCK), con l’obiettivo di rafforzarne il valore economico e sociale e di allinearle a un approccio al patrimonio orientato al futuro.

Le conoscenze artigianali, riconosciute come patrimonio culturale immateriale (ICH), rappresentano non solo una risorsa per la competitività e l’innovazione, ma anche un motore di sviluppo sostenibile e di miglioramento di qualità della vita, contribuendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 4, 8 e 11. Tuttavia, gli strumenti e i formati per la loro trasmissione risultano spesso inadeguati rispetto alle sfide contemporanee, ostacolando il pieno sviluppo del loro potenziale. Tracks4Crafts nasce per colmare questa lacuna, sviluppando e testando nuove metodologie e strumenti in grado di rendere la trasmissione del TCK più efficace, inclusiva e orientata al futuro.

Il progetto si articola in quattro percorsi principali:

  • Tracks4Training, per creare e migliorare formati di apprendimento innovativi nei processi di trasmissione;
  • Tracks4Tech, per integrare le tecniche tradizionali con tecnologie digitali e strumenti avanzati;
  • Tracks4Markets, per sviluppare modelli di business e strumenti di certificazione che valorizzino la conoscenza artigianale;
  • EUnite4Tracks, per potenziare la rete e la diffusione dell’artigianato nei diversi ecosistemi.

Elemento fondante di T4C sono gli otto pilot cases, realtà artigiane e culturali distribuite in diversi contesti geografici europei, che sperimentano concretamente nuovi strumenti e approcci: WAAG Futurelab (Paesi Bassi), IcelandicTextile Center (Islanda), Bokrijk (Belgio), Onl’fait (Svizzera), SemneCusute (Romania), The Art of Silk Museum (Grecia), MXeD (Paesi Bassi) e Artex (Italia). Questi ecosistemi di craft sono veri e propri living lab, in cui tradizione e innovazione si incontrano per testare formati di apprendimento, pratiche di documentazione e strumenti di certificazione, affrontando al tempo stesso le barriere culturali ed economiche che ostacolano la continuità dei saperi.

Il consorzio è coordinato dall’Università di Anversa (Belgio) e comprende partner accademici e istituzionali di rilievo: 3Walks (Spagna), Skillman.eu (Italia), EuropeanCrafts Alliance – ECA (Belgio), Dipartimento di Design del Politecnico di Milano (Italia), Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne (Francia), Latvian Academy of Culture (Lettonia). Insieme a questi attori, i pilot contribuiscono a un approccio interdisciplinare e co-creativo, che coinvolge ricercatori, artigiani, reti culturali e comunità locali.

Attraverso questo lavoro condiviso, Tracks4Crafts intende trasformare le conoscenze incarnate in patrimoni accessibili e condivisi, favorendo la continuità dell’artigianato europeo e la sua capacità di rinnovarsi, innovare e generare impatto sociale, culturale ed economico.

Annual Meeting 2025: tre giorni di confronto e co-creazione a Milano

Dal 9 all’11 settembre 2025, il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano ha ospitato l’Annual Meeting del progetto europeo Tracks4Crafts (T4C). Per tre giorni, circa quaranta partner e rappresentanti dei pilot case, provenienti da diversi paesi europei, si sono riuniti a Milano per discutere i progressi del progetto, confrontarsi sui deliverable in corso e delineare insieme le prospettive future fino al 2027.

L’incontro ha costituito un momento cruciale di verifica e co-creazione: una riunione tecnica ma anche uno spazio di confronto collettivo, in cui ricercatori, artigiani, designer e istituzioni hanno intrecciato visioni, esperienze e pratiche.

Workshop tematici e discussioni strategiche

Il programma dell’Annual Meeting ha alternato sessioni plenarie e workshop tematici, offrendo a ciascun gruppo di lavoro lo spazio per condividere risultati, criticità e nuove idee.

  • Workshop su modelli di business
    Questo workshop, tenuto dalle prof. Annick Schramme e Laura D'Hoore, entrambi di UAntwerp, ha esplorato strumenti e strategie per valorizzare economicamente il sapere artigianale, considerando diverse sfide contemporanee.
  • Workshop su tecnologie emergenti
    Tenuto dai prof. Jouke Casper Verlinden e Ian Garcia, il workshop si è focalizzato sul ruolo delle nuove tecnologie digitali, dalla realtà aumentata all’intelligenza artificiale, come strumenti capaci di potenziare la trasmissione dei saperi artigianali e l’artigianato in generale. Si è riflettuto su come queste tecnologie possano generare esperienze immersive di apprendimento, supportare la creazione di storytelling e aprire a nuove forme di innovazione per le pratiche craft.
  • Workshop Materials-Driven Craft Innovation “Materials Dialogues”
    Un ulteriore spazio, a cura della prof. Valentina Rognoli e della dr. Sofia Soledad Duarte Poblete del Dipartimento di Design, è stato dedicato alla discussione tangibile sui materiali raccolti e sviluppati all’interno del progetto. L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione su come valorizzare le risorse, i processi di trasformazione e le possibilità di esplorazione incrociata tra diversi pilot. Questa riflessione ha aperto nuove prospettive per considerare i materiali non solo come supporti tecnici, ma come veri mediatori culturali e strumenti di innovazione sociale. Si è discusso, inoltre, dell’intelligenza materiale e artigianale nel contesto del progetto.

Durante le giornate, una pratica trasversale ha affiancato le sessioni più teoriche: il visible mending. Attraverso il gesto manuale della riparazione dei tessuti, i partecipanti hanno potuto mantenere la concentrazione in modo dinamico, sperimentando una forma di ascolto attivo che coinvolgeva simultaneamente mente e mani.

Il contributo di MaDeTrans e il focus sui materiali

Un ruolo centrale nell’organizzazione dell’Annual Meeting è stato svolto dal gruppo di ricerca MaDeTrans – Materials Design for Transition del Dipartimento di Design. La pianificazione generale, la conduzione dei workshop e i tour guidati dei laboratori sono stati curati dalla prof. Valentina Rognoli e dalla dr. Sofia Soledad Duarte Poblete, mentre i ricercatori Ziqian Yu, Francesco Cianfano e Nicolò Baroli hanno affiancato il coordinamento del workshop finale.

Quest’ultimo, ospitato l’11 settembre presso il nuovo Biodesign Lab, ha rappresentato un momento particolarmente significativo. Qui, gli artigiani dei pilot hanno avuto l’opportunità di sperimentare attraverso il DIY Materials Approach, esplorando come la combinazione di saperi tradizionali e strumenti di design dei materiali possa generare innovazione nelle loro pratiche. Condividendo materie prime e conoscenze, i partecipanti hanno lavorato su ipotesi di modifica di materiali, tecniche e processi, documentando al tempo stesso i passaggi per renderli accessibili ad altri.

Il workshop ha incluso anche la presentazione di progetti speculativi, pensati come “dispositivi narrativi” per stimolare nuove idee nell’ambito dell’artigianato contemporaneo e coinvolgere le giovani generazioni. In questo contesto, si è sottolineata l’importanza dell’intelligenza artigianale e materiale, non solo come competenza tecnica ma come patrimonio vivo e creativo.

Prospettive future

Ampio spazio è stato dato alla riflessione sulle prospettive future e sulla necessità di pianificare con attenzione la fase finale del progetto. Sono stati discussi i metodi per presentare i risultati in modo chiaro e accessibile; le possibili pubblicazioni scientifiche e divulgative; le strategie per valorizzare e diffondere il materiale già prodotto e le residenze dei partecipanti per incrementare il loro scambio con diversi partner.

Infine, è emersa la proposta di sviluppare una materioteca dedicata a T4C, con l'obiettivo di rendere visibile e condivisibile il patrimonio di risorse e processi generati dal progetto.

«Questi tre giorni hanno mostrato come la forza di Tracks4Crafts risieda nell’incontro tra discipline, pratiche e persone: un equilibrio tra riflessione e sperimentazione, che apre nuove possibilità per un patrimonio artigianale realmente orientato al futuro.»

(Sofia Duarte e Valentina Rognoli)

Con lo sguardo rivolto al 2027, l’Annual Meeting di Milano ha consolidato la coesione del consorzio e rilanciato la missione di T4C: trasformare l’artigianato europeo in un motore di innovazione culturale, sociale ed economica, preservando al tempo stesso la sua autenticità e vitalità.

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